Il Contributo di Isabella

La psicologia perinatale è di tutti.
Ma la psicologia perinatale è una disciplina che richiede competenza, studio, esperienza. Gli psicologi che desiderano occuparsi di perinatalità hanno bisogno di ampliare a fondo le proprie competenze in vari ambiti: dall’ostetricia alla neonatologia, dalla fisiologia alla patologia, dalla vita alla morte.
Ma la psicologia perinatale è anche un sapere che deve essere messo a disposizione di tutti, affinché alcune acquisizioni di questa scienza relativamente giovane e poco conosciuta divengano patrimonio di tutti.
La psicologia perinatale ci riguarda tutti perché ha dimostrato che tra mamma e bambino esiste un legame bio-psico-affettivo durante l’intero arco della perinatalità, e dunque come sta il bambino dentro e fuori dalla pancia dipende innanzitutto da come sta la sua mamma, anche in senso psicologico, non solo biologico. Le emozioni, i pensieri, le relazioni con il compagno, in primo luogo, ma anche quelle con i familiari, con i colleghi, con l’ambiente in cui vive e lavora contano. Prendersi cura della salute perinatale significa anche prendersi cura delle emozioni, dei pensieri e delle relazioni che riguardano il presente, ma anche il passato e il futuro di quella famiglia che cambia, per la quale l’ambivalenza, l’alternanza di sentimenti contrapposti, gioia e ansia, speranza e paura, rifiuto e accettazione fanno parte dell’elaborazione necessaria per integrare un passaggio di vita identitario così fondante e profondo.
Il feto non vive in paradiso e non sta bene a prescindere: il legame diadico madre e bambino durante la perinatalità va riconosciuto e sostenuto dal padre, dalla famiglia e dalla società come forma di prevenzione primaria e fondamentale della salute della persona in divenire.
In questo senso la psicologia perinatale è di tutti. Patrimonio culturale di tutti. Perché tutti siamo nati. Perché come siamo nati, conta. Perché come mettiamo al mondo, le scelte che facciamo sono importanti per noi, per i nostri figli e le generazioni che verranno.
La psicologia perinatale mi riguarda perché ho il privilegio e la fortuna di poter lavorare in ospedale prima per 12 anni in ostetricia e ginecologia, e ora da più di un anno in assistenza e patologia neonatale e in pediatria. Continuo ad imparare ogni giorno dai medici, dagli infermieri, da tutti gli operatori, ma soprattutto dai miei maestri preferiti: i genitori. I loro racconti. Le loro esperienze. Le gioie e i dolori. Che tocco a volte con le mie mani e faccio toccare con le mani dalle madri e dai padri, mani haptonomiche, piene di affetto e attenzione.
La psicologia perinatale ti riguarda se desideri come noi diffonderla per promuovere una società più consapevole che accolga e sostenga la nascita e la perinatalità con rispetto, fiducia e competenza.